E' l'arma “accademica”, adattamento della spada da terreno ad uso delle scuole di scherma e caratterizzata in origine, al fine di renderla innocua, da un bottone metallico sulla punta, la cui forma per la somiglianza con la corolla di un fiore ha dato il nome all'arma stessa. Proprio perché utilizzato nelle esercitazioni, il fioretto è la più tecnica delle armi, avendo come principio fondamentale la ricerca del bersaglio “mortale” , cioè il petto, con l'esclusione di gambe, braccia e testa, ritenuti bersagli troppo facili ai fini della ricerca della perfezione schermistica. Oltre al tronco, dalla stagione 2009/2010, il bersaglio è stato esteso anche alla gorgiera, la parte inferiore della maschera di protezione. Dal momento che nasce come simulazione del combattimento, l'“assalto”di fioretto è soggetto a un complesso di norme che regolano l'assegnazione dei punti, chiamato “convenzione”, per la quale ha sempre ragione colui che precede nell'attacco l'avversario, che soltanto con una difesa efficace a sua volta acquisisce il diritto all'iniziativa. Il fioretto è un'arma di punta, cioè l'offesa per essere vincente deve essere espletata unicamente con la punta. L'ideazione del fioretto, già in uso nel 1650, ha favorito la diffusione delle scuole, il cui carattere all'inizio strettamente didattico, poi progressivamente emulativo, ha gettato le basi della scherma sportiva.